Sonic e gli Anelli Segreti: la recensione, SOLO PER WII, credo , xD

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piotrix
view post Posted on 11/12/2011, 11:31




Quando si ha fra le mani un nuovo Sonic è impossibile non pensare ad esso come all’ennesimo capitolo di una serie che ha fatto la storia dei videogames. Sonic è per Sega quello che Mario è per Nintendo: la mascotte, il personaggio chiave, la punta di diamante. Sonic e gli Anelli Segreti, ultimo titolo di questa storica saga, si deve inesorabilmente confrontare con un passato mastodontico, trovandosì così investito del peggiore degli oneri: essere all’altezza dei propri predecessori.È bene precisare sin da subito come Sonic e gli Anelli Segreti sia un gioco che abbraccia totalmente la nuova console Nintendo. Il titolo ha subíto un valido processo di adattamento che lo ha reso fruibile esclusivamente su Wii: come vedremo, il WiiMote è l’unico strumento adatto a questo tipo di gioco. In questo senso, questo episodio di Sonic si distacca almeno in parte dagli altri: pur mantenendone intatte le caratteristiche principali, infatti, le mutazioni nei controlli e nella giocabilità sono tali da poter parlare di un “altro” Sonic, un Sonic diverso e irrorato di novità.

Le Mille e una Notte

Sonic e gli Anelli SegretiAnzitutto vi è da segnalare la centralità della storia. Questa volta Sonic, in un processo analogo a ciò che tutti abbiamo amato ne La Storia Infinita, viene letteralmente “inserito” nel libro de Le Mille e una Notte. Le pagine di questo leggendario testo sono state infatti distrutte dal genio Erazor Djinn che, assorbendo la magia del libro millenario, mira a conquistare il mondo reale. Sonic, convinto ad entrare nel libro dalla magica e buona Shahra, decide di aiutare il mondo delle Mille e una Notte per salvare così anche il mondo reale. Ne deduciamo un’ambientazione principalmente arabeggiante, con singolari deviazioni ambientali verso isole di dinosauri o fucine infernali.

Una trama tutto sommato semplice ma efficace, in grado di scandire le fasi di gioco mediante lunghi intermezzi realizzati con vignette color seppia, quasi a voler ricreare le pagine ingiallite di un tomo. Qualche filmato realizzato con il motore grafico del gioco avrebbe senz’altro giovato alla resa visiva delle parti narrate. Tuttavia la scelta di ingessare Sonic in pagine statiche è artisticamente e simbolicamente notevole: un personaggio conosciuto per la propria supersonica rapidità si ritrova ad essere immortalato nei secoli su fogli immobili, creando durante la visione delle parti narrate un fortissimo senso di frustrazione placabile solo con le frenetiche fasi di gioco. Velocità e lentezza – ne parleremo anche in seguito – si inseguono formando l’anima del gioco, in una danza ossimorica che solo i giocatori più attenti potranno apprezzare.
Un gioco di guida?

Sonic e gli Anelli SegretiCome dicevamo sono anzitutto i controlli di Sonic e gli Anelli Segreti a fare di esso un titolo che in parte si discosta dai suoi predecessori. A differenza di tutti i precedenti giochi, infatti, qui non ci è permesso controllare Sonic in tutte i suoi movimenti. In effetti il porcospino si trova chiuso in strade più o meno larghe che può esplorare camminando avanti, indietro o di lato ma mai girando su se stesso e riprendendo la strada nella direzione opposta. In altre parole, non potendo ruotare è possibile solamente proseguire per la strada assegnataci, senza alcuna apparente libertà esplorativa.

Questa semplificazione è dovuta alla particolare impostazione dei controlli: per giocare a Sonic, infatti, è necessario solamente il WiiMote tenuto in posizione orizzontale. Il personaggio cammina in avanti di default e senza premere alcun tasto; per poterlo fermare è necessario tenere premuto il tasto 1, mentre il tasto 2 consente di saltare. Per muoversi lateralmente (in altre parole per “curvare”) si inclina il telecomando a destra o a sinistra; per camminare all’indietro, infine, occorre ruotare il WiiMote verso di sé. Sono indubbie le analogie con i giochi di guida per Wii: a partire dal telecomando orizzontale fino alle inclinazioni laterali per curvare, tutto lascia pensare ad un Sonic più vicino a Excite Truck che ai classici platform.

In effetti questa sensazione permane per almeno tutta la durata del tutorial: il personaggio Sonic appare imbrigliato nei suoi movimenti, e la giocabilità viene viziata dall’assenza di un controllo totale. Tuttavia, dopo i primi livelli di gioco ci si rende immediatamente conto come Sonic e gli Anelli Segreti sia ancora un adventure platform, sebbene ne rivoluzioni il concetto. Nonostante il protagonista si muova come costretto su dei binari, ciò non significa che non vi sia modo di controllare la propria direzione. In alcuni punti, infatti, il gioco ci lascia scegliere la direzione da prendere, come in un sistema ferroviario di scambi. Sebbene questi cambi di direzione non siano segnalati e si basino esclusivamente sull’intuito del giocatore, ci sorprendono per la loro ingegnosità: un semplice salto sbagliato, ad esempio, può condurre in luoghi della mappa totalmente inaspettati e allungare (o accorciare) notevolmente la durata del livello.

SuperSonic

Sonic e gli Anelli SegretiLa scelta di costringere Sonic a percorrere strade forzate, infine, è giustificata dall’estrema velocità di alcune fasi di gioco. Quando il porcospino prende velocità il controllo della direzione in mappe molto ampie sarebbe stato semplicemente impensabile. In questo modo, inoltre, sono state rese possibili alcune spettacolari sequenze di gioco: Sonic può correre su strettissime strade sospese nel vuoto, effettuare looping e avvitamenti come su di una gigantesca montagna russa, saltare in profondi precipizi.

Sempre restando in ambito di controlli, sorprende l’intuitività della modalità di attacco. Saltando nei pressi di un nemico ci verrà mostrato un mirino. Quando questo diventerà rosso sarà sufficiente spingere rapidamente il WiiMote in avanti per dirigersi contro il nemico, colpendolo quindi con un balzo improvviso.

Infine, spiccano due abilità sbloccabili all’interno del gioco: Iniezione turbo e Freno temporale. La prima ci permette di correre per qualche secondo a una velocità impensabile. Il gioco in questi brevi momenti diventa così frenetico da deformare totalmente la grafica, creando un affascinante senso di accelerazione. Con Freno temporale, invece, possiamo rallentare il tempo: tutto diventerà in bianco e nero e si muoverà lentamente, facilitandoci le mosse per evitare gli ostacoli. Forse Iniezione turbo e Freno temporale non sono le modalità di gioco più originali della storia dei videogames (qualcuno ricorderà Max Payne), tuttavia rendono imperante quel senso di velocità e lentezza di cui parlavamo in precedenza. Il potere di fermare il tempo, in particolare, di fronte alla rapidità di Sonic si fa paradosso, aggiungendo un’ulteriore elemento a una giocabilità già ricca di figure retoriche.
Un gioco di ruolo

Sonic e gli Anelli SegretiLe due abilità appena descritte sono solo il principio di una lunga lista di azioni e modalità sbloccabili – o meglio – acquisibili durante il gioco. In Sonic e gli Anelli Segreti, infatti, il nostro personaggio può guadagnare punti esperienza superando le diverse fasi di gioco, in modo tale da salire di livello. Ad ogni livello, oltre a un potenziamento dell’energia vitale che in Sonic si pone sottoforma di anelli, otteniamo alcune abilità speciali. Attivando queste abilità si potranno migliorare le proprie prestazioni di gioco, così come avviene nei più classici giochi di ruolo.

Questa particolare scelta è resa ancora più interessante dal fatto che, avendo ogni abilità un prezzo in “punti ablità” ed essendo questi punti estremamente limitati, è compito del giocatore selezionare le giuste impostazioni per ogni singolo livello. Superando uno schema in modo perfetto (velocemente, senza subire danni e raccogliendo molti anelli) è infatti possibile ottenere delle medaglie che sbloccano contenuti segreti all’interno del gioco. Per fare ciò, tuttavia, occorrono molte abilità combinate nel modo corretto. Ottenere una medaglia d’oro nei primi livelli, ad esempio, sarà semplicemente impossibile: dovremo pertanto ripercorrerli in seguito, una volta ottenuti i giuisti potenziamenti. Questa scelta allunga radicalmente la longevità del titolo, introducendo forti elementi di rigiocabilità che non possono essere trascurati.

I livelli, inoltre, sono molto numerosi e si dividono in 5 mondi diversi. Ogni livello ha un particolare obiettivo che spazia da un semplice “arriva al traguardo” fino alle più complesse “sfide speciali”, con incarichi sempre molto diversi e quasi mai semplici. Superando un certo numero di livelli si possono sbloccare nuovi mondi e nuove sfide, inclusi alcuni boss finali spesso molto ostici. Un’ulteriore elemento di originalità del titolo è dato dal fatto che i livelli non vengono sbloccati in modo lineare: superando il primo livello di un mondo, ad esempio, vi sono buone possibilità di andare ad affrontare come livello successivo un livello diverso dal secondo. Allo stesso modo per accedere al mondo successivo non occorre sconfiggere il boss finale: sarà sufficiente superare un certo numero di sfide. Il motivo di questa originale organizzazione delle fasi di gioco è nuovamente da ricercarsi in una precisa scelta simbolica: l’ordine in cui ci viene concesso di affrontare le avventure è paragonabile allo sfogliare frettoloso di un libro, alla ricerca di pagine scritte fra decine di fogli bianchi.

La modalità party

Sonic e gli Anelli SegretiSonic e gli Anelli Segreti è un’avventura in single player. Tuttavia, a dimostrazione del fatto che Sega è stata molto attenta al carattere aggregante di Wii, il gioco include una curiosa modalità party che non ha nulla a che vedere con il gioco principale e con il passato di Sonic. In questa particolare modalità di gioco si potrà entrare in una sorta di gioco dell’oca (per molti versi simile agli svariati Mario Party), in cui ad ogni turno occorre superare un minigioco. Chi arriverà primo nel minigioco potrà avanzare di un numero maggiore di caselle, avvicinandosi per primo al traguardo. Chi non amasse il più classico dei giochi da tavolo può appassionarsi con la caccia al tesoro (anch’essa pervasa da minigiochi), alla compravendita di tappeti in un bazar e a un altro paio di ambientazioni pretestuose, al fine di giocare una quarantina di minigames.

Con 40 minigiochi, dunque, la varietà della modalità party è estremamente elevata. Purtroppo essendo il gioco limitato a soli 4 giocatori e non essendo tutti i giochi intuitivi per i novizi del Wii, si potrà avere qualche difficoltà nell’utilizzare realmente il gioco in una occasionale festa fra amici. Oltre a questo aspetto, alcuni minigiochi mediocri paiono essere stati trascurati dagli sviluppatori. Tuttavia il multiplayer di Sonic e gli Anelli Segreti ha i suoi ottimi momenti, aggiungendo divertimento e longevità a un titolo già di ottima fattura.
Elementi tecnici

Sonic e gli Anelli SegretiA tutti questi ottimi elementi prettamente ludici si affiancano caratteristiche tecniche di buona qualità. La grafica, in particolare, è davvero impressionante. Sebbene le potenzialità di Wii non siano ancora totalmente sfruttate (ce lo dimostrano alcuni saltuari cali di frame al secondo) è impressionante come la vastità di alcuni livelli sia curata nei minimi particolari: nonostante la velocità di gioco ci impedisca di apprezzarne le qualità, i level designer non hanno trascurato nulla. Fermandosi nel bel mezzo di un livello, infatti, possiamo apprezzare ciò che ci circonda senza trovarsi praticamente mai immersi nella pochezza scenica. Il senso di rapidità, infine, è abilmente amplificato da distorsioni grafiche che aumentano al crescere della velocità di Sonic. L’abilità Iniezione turbo, in particolare, ci proietta in fotografie sfocate e confuse, conducendo a vere e proprie scariche di adrenalina. Unica pecca, l’assenza di una modalità progressiva per i televisori in alta definizione.

Dal punto di vista audio, invece, non è tutto così perfetto. Le musiche non sono sempre molto originali: si pensi che il tema principale del gioco è un tema rock, mentre le fasi di gioco sono quasi sempre pervase da temi mediorientali. Qualche arrangiamento in chiave rock di questi temi e qualche cliché in meno avrebbero senz’altro migliorato questo aspetto. Gli effetti sonori sono passabili, sebbene esattamente identici ai precedenti titoli della saga. Infine si nota un carente uso dello speaker integrato nel WiiMote: una migliore implementazione poteva giovare a un sonoro certamente non sorprendente.

Sonic e gli Anelli SegretiA questo punto potremmo comunque parlare di un comparto audio di buona qualità, se non vi fosse un doppiaggio assolutamente scarso. Certamente gli attori non sono stati aiutati da testi molto profondi che permettessero grandi performance interpretative, tuttavia spesso sembra di trovarsi d’innanzi a un cartone animato di pessima fattura. Il doppiaggio nei precedenti Sonic non è mai stato importante: in questo caso, però, le lunghe sequenze di storia e i lunghi interventi di Shahra durante il gioco avrebbero richiesto una maggiore attenzione che, purtroppo, è mancata. A tal proposito non ci viene in aiuto l’edizione italiana, che sceglie di lasciare il doppiaggio originale e di affidarci ai sottotitoli, rendendo molto difficile ai neofiti dell’inglese comprendere alcuni consigli dati durante alcune frenetiche fasi di gioco. Eccezion fatta per il parlato – lo specifichiamo – il gioco è completamente in italiano.
In conclusione

Sonic e gli Anelli Segreti, ne parlavamo all’inizio, si deve misurare con un passato monumentale. Qualunque titolo ci verrà presentato, infatti, sarà sempre accolto da quella sensazione di nostalgia che caratterizza ogni sequel. Tuttavia la rivoluzione introdotta da questo gioco porta ad una parziale nuova concezione di Sonic, il cui concept viene rinfrescato e ringiovanito con elementi assolutamente originali.

La coraggiosa scelta di negare la totale libertà al giocatore privilegiandone gli aspetti emotivi, l’introduzione di elementi semanticamente e simbolicamente importanti, una modalità party che coglie completamente l’anima di Nintendo Wii fanno di Sonic e gli Anelli Segreti un titolo d’eccezione, la cui valutazione è però intaccata da alcuni aspetti tecnici certamente non superbi.

Voto: 8.5
 
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