Metroid other M

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Alex
view post Posted on 6/9/2010, 11:13




Dopo la fortunatissima trilogia dei Prime ad opera dei talentuosi Retro Studios, ad occuparsi della nuova avventura di Samus Aran è il Project M, un team composto da sviluppatori di Nintendo e membri del Team Ninja di Tecmo, tra cui spicca il direttore del progetto: Yosuke Hayashi. Nella squadra troviamo anche Ryuzi Kitaura, regista di spot televisivi e naturalmente l'estroso Yoshio Sakamoto, storica figura dietro la saga di Metroid. Questo nuovo capitolo per Wii ha destato la curiosità, nonché la perplessità della comunità videoludica e della stampa specializzata fin dalla sua presentazione all'E3 2009, poiché rappresenta un ulteriore cambio di rotta per lo questo storico brand e una sorta di scommessa per le personalità coinvolte nello sviluppo.


L'obiettivo del team è quello di proporre ai fan della serie e ai neofiti un gioco d'azione in terza persona spettacolare e frenetico, ma che allo stesso tempo risulti semplice ed immediato da padroneggiare. Per questo è stata scelta la configurazione NES-Style per i comandi, con il solo Wii Remote da tenersi in posizione orizzontale, in grado di restituire quel feeling tipico degli episodi in 2D. Il fatto di avere pochi tasti a disposizione non limita certo il livello di interazione o coinvolgimento dell'esperienza, anzi, porta il giocatore a familiarizzare subito con il sistema di controllo e le sue caratteristiche. Metroid Other M è un titolo particolare che riesce in una rara, quanto insolita sintesi di elementi. Se da una parte abbiamo una videocamera molto versatile e una regia moderna capace di esaltare come non mai diversi momenti di gioco, dall'altra le azioni principali a nostra disposizione sono apparentemente tre: correre, saltare e sparare, il che rimanda al fascino pionieristico della vecchia scuola, di quei giochi veloci e pieni di nemici da affrontare. Questo avviene fino a quando non si ruota il Wii Remote puntandolo verso lo schermo. In un istante, senza alcun ritardo, la visuale passa in prima persona, mostrando quello che vede Samus da dietro il visore, con un impatto familiare per chi ha apprezzato l'impostazione di Metroid Prime. In questa modalità non saremo in grado di muovere la cacciatrice di taglie, ma avremo la possibilità di osservare l'ambiente circostante a 360 gradi, di effettuare potenti attacchi con i missili, risorsa utilizzabile solo in questo frangente o di scansionare l'ambiente alla ricerca di indizi utili per proseguire nella storia. Per tornare alla terza persona basterà riprendere il Wii Remote in posizione orizzontale e affidare gli spostamenti alla croce direzionale, comoda e precisa, gli attacchi al tasto 1 e il salto al tasto 2. Le possibilità offerte dalle due diverse prospettive di gioco andranno a schiudersi man mano che si procederà nell'avventura. Come dicevamo pur non essendo presente un vero e proprio scanner sarà possibile esaminare alcuni elementi sensibili dello scenario, legati all'uso di potenziamenti o all'attivazione di particolari terminali. Quando noterete un passaggio stretto, una piccola galleria sotterranea o un particolare interruttore potrete sempre ricorrere alla classica trasformazione in morfosfera, eseguibile mediante la pressione del tasto A.


Immaginate un action-platform dalle meccaniche solide e un ritmo incalzante, supportato da un sapiente utilizzo della regia in game; unite questo a una storia di primissimo piano per gli standard della serie e avrete un quadro generale di quello che Sakamoto ha voluto realizzare con Other M. Il level design è ispirato e funzionale, Samus è più agile e letale che mai e ogni sessione di gioco divertirà come quella precedente anche grazie al progressivo incremento dei poteri a disposizione del giocatore. Sul fronte dei combattimenti abbiamo un puntatore semi-automatico che ci permette di intercettare i nemici anche su diverse assi, a seconda dell'orientamento di Samus. Un sistema utile e perfettamente in sincronia con l'azione e la conformazione dei livelli. Le aree della stazione spaziale che ospita la nostra avventura sono molteplici e alternano stretti corridoi a zone molto vaste, in ogni caso la videocamera si adatterà con grande naturalezza, portando l'inquadratura ad angolazioni diverse in breve tempo, passando da una carrellata in 2D ad una visuale a volo d'uccello, fino ad un piano americano alle spalle di Samus, tipico degli sparatutto in terza persona e caratteristico di particolari sezioni d'esplorazione presenti nel gioco. Durante un combattimento, con il giusto tempismo, si possono eseguire schivate e contromosse. Si può attaccare dalla distanza agganciando i bersagli in prima persona, con un effetto slow motion che facilita gli istanti necessari a cambiare l'impugnatura del Wii Remote. Per concludere gli scontri infine si può avviare un breve QTE, da iniziare e concludere premendo il tasto 1 in prossimità dei nemici. Per quanto riguarda le fasi platform ci verrà richiesto di sfruttare gli immancabili salti a parete della nostra protagonista come anche numerose sporgenze a cui aggrapparsi. Spesso si dovrà ricorrere alla visuale in prima persona per scovare dei passaggi nascosti o dei meccanismi da attivare al fine di modificare alcune caratteristiche dell'ambientazione. Non manca ovviamente la componente esplorativa utile a scovare i potenziamenti necessari per aumentare il numero di missili e l'energia vitale, anche se la gestione dei power-up principali è stata modificata, abbandonando il sempre piacevole schema di azione e ricompensa in favore di un sistema che ci ha lasciato un po' interdetti. Samus stavolta è già in possesso di tutte le sue abilità, ma deve attendere delle autorizzazioni via codec per poterle utilizzare. La mappa di gioco, notevolmente semplificata rispetto al passato, vi aiuterà a individuare la posizione delle espansioni palesando però una struttura abbastanza lineare. Il gameplay offre anche alcune situazioni peculiari come fasi di fuga e combattimenti unicamente in prima persona. In determinate occasioni saremo portati ad esaminare obbligatoriamente l'ambiente per scoprire degli indizi o degli elementi di particolare interesse nelle vicinanze. Tutto volto a evidenziare una varietà nell'azione che si apprezza sempre di più andando avanti col gioco, grazie ad un continuo cambio di ritmo ed a un susseguirsi di boss battle sempre più serrate.


La trama di Other M rappresenta un elemento cardine del progetto, forse la caratteristica principale a cui dobbiamo la spinta verso il rinnovamento della saga. Evitiamo di scendere nei dettagli per non rovinarvi nessuna delle sorprese presenti, possiamo dire che gli eventi del gioco si collocano dopo i fatti di Super Metroid e sono direttamente legati a questo episodio. La storia è narrata attraverso un gran numero di filmati in computer grafica e per la prima volta Samus dialoga con altri personaggi grazie ad un doppiaggio in inglese curato ed efficace. La Cacciatrice è finalmente un personaggio complesso, una donna con dei sentimenti ed un passato coi quali fare i conti. Le sequenze cinematiche accompagnano il giocatore lungo tutta l'avventura e non appaiono mai invadenti o gratuite bensì aumentano il livello di coinvolgimento specialmente con i flashback e le introduzioni alle boss battle più importanti.


Graficamente il gioco si dimostra pienamente all'altezza delle aspettative, con animazioni fluide e belle da vedere, modelli poligonali dettagliati e texture di buona fattura. Gli effetti particellari sono di grande impatto e il frame rate si dimostra sempre stabile salvo qualche sporadico e ininfluente calo. Il passaggio dalla terza alla prima persona avviene sempre in maniera molto efficace, esigendo in cambio una qualità ed una complessità delle texture solo leggermente inferiore a quella ammirata nel terzo episodio di Prime. I filmati realizzati magistralmente chiudono un quadro davvero ottimo. Per quanto riguarda il sonoro il campionamento e lo sviluppo degli effetti ambientali ha portato a risultati di prim'ordine, con un'atmosfera solitaria pronta ad essere infranta da esplosioni dirompenti e versi di grandi creature aliene. La colonna sonora, curata da Kuniaki Haishima, è composta da brani di background appena accennati che permeano le ambientazioni, ma troviamo anche i nuovi arrangiamenti di alcuni classici della serie. Dal punto di vista della longevità l'avventura dura 10-12 ore circa, in relazione alla quantità di potenziamenti recuperati.


Metroid Other M è un progetto ambizioso e originale, in cui reminiscenze del passato si fondono con moderne proposizioni dando vita ad un'esperienza unica nel suo genere. Un titolo adatto ad ogni giocatore, dato il livello di sfida appagante e ottimamente calibrato, a patto che non pensiate di andare avanti ignorando le espansioni. Il battle system e la storia vi terranno attaccati allo schermo per lunghe partite. In definitiva possiamo dire che la scommessa di Nintendo e del Team Ninja ha avuto successo. In futuro l'approfondimento di questa nuova struttura di gioco potrebbe portare a risultati ancora più significativi, ma senza mezzi termini Other M è un grande action e un grande Metroid. Lasciatevi conquistare da Samus Aran, la caccia ha di nuovo inizio.

Trailer:


 
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